Domaine Guillemot-Michel: passato, presente e futuro della biodinamica


Marc Guillemot e Pierrette Michel sono stati tra i pionieri della biodinamica nel Mâconnais. Il loro domaine è stato creato nel 1985, e dal 1992 le vigne sono coltivate in regime biodinamico certificato. Il domaine si compone di circa 6 ettari vitati a Viré-Clessé, uno dei tre crus del Mâconnais. Le vigne hanno tutte oltre 40 anni di età, e arrivano a circa un secolo per i ceppi più antichi.



 

Ancorché Pierrette, Marc, Sophie e Gautier siano tutti enologi di formazione, lo stile di vinificazione mira a ridurre al minimo l’intervento umano. Lieviti indigeni, vinificazioni spontanee che spesso si prolungano per parecchi mesi, permanenza sulle fecce per intensificare la trama materica dei vini. Poco interventisti, accompagnano i vini e assecondano le stagioni. Il risultato sono vini di grandissima personalità, e che riflettono in modo genuino le variazioni climatiche delle diverse annate.

 

 

Il domaine Guillemot-Michel ha storicamente prodotto un solo vino, il ‘Quintaine’, che prende il nome dalla frazione dove si trova la cantina. Si tratta di uno chardonnay in purezza interamente vinificato in cemento. E’ un vino solare e pieno di energia, in cui la materia tende ad un perfetto equilibrio con l’acidità. Questo equilibrio può risultare parzialmente compromesso in annate estremamente calde come la 2018, in cui la parte materica tende a sovrastare. Le annate 2017 e 2019 sono invece caratterizzate da un equilibrio straordinario. Più introversa e tagliente la 2017, più esuberante e ricca la 2019. La 2020 presenta un profilo simile alla 2019, con acidità appena più basse.
 

Con l’arrivo della nuova generazione, due nuovi vini si sono aggiunti.

 

Il Retour à la Terre proviene dalla parcella centrale del vigneto. E’ interamente vinificato in anfora. Generalmente più aperto ed approcciabile del Quintaine, ha però anche più materia e complessità. Vino che regala un vero piacere immediato, ma che dà il meglio di sé dopo qualche anno dalla messa in bottiglia.
 

 

 

 

Il Charleston è una piccola cuvée fatta con l’uva proveniente da vigne  ultra-centenarie, piantate subito dopo la Prima Guerra Mondiale. E’ l’unico vino del domaine  a passare in legno; viene affinato in tonneaux di circa 600 litri per un anno. Il legno trasmette una ricchezza di materia e un profilo aromatico più ampio, che però sono perfettamente integrati nel profilo di questo vino.
Siamo su uno stile più classico, dove l’eleganza si combina ad una certa grandezza e maestosità. Si tratta di uno chardonnay ampio e potente, sorretto tuttavia da un’acidità più che adeguata, e da una mineralità che rendono il sorso lungo, ampio, ed estremamente persistente.

 

 *Visita in cantina effettuata il 16 febbraio 2022







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